sordo o sordo

Quella “s”, minuscola o maiuscola, riflette due posizioni culturalmente contrapposte e inconciliabili; una ritiene che Sordo sia un nome proprio di una minoranza linguistica, l’altra ritiene che sordo sia un aggettivo e che questo debba diventare sempre meno qualificativo.

La prima posizione ritiene che la sordità costituisca uno

status ed è ben evidenziata dalla risoluzione del Congresso Mondiale dei Sordi del 1999, organizzato dall’Unione Europea dei Sordi (EUD) e dall’ Ente Nazionale sordi (ENS), che “riconferma la posizione delle persone sorde come minoranza linguistica e culturale con diritto alla propria lingua dei segni nativa come madrelingua […] riconferma il diritto dei bambini Sordi all’educazione in lingua scritta e in lingua dei segni […] riconosce la diversità sociale, etnica, di religione, di sesso, economica e politica nella comunità dei Sordi […] condanna la ricerca genetica che mira alla eliminazione delle persone sorde dalla razza umana”.

La seconda ritiene che la sordità sia solamente un deficit e che per questo non possa costituire motivo di emarginazione e discriminazione; a maggior ragione per il fatto che il sordo profondo senza gravi turbe associate può apprendere naturalmente la lingua orale. Il sordo profondo, infatti, grazie a protesi o impianto cocleare e con l’abilitazione/educazione può raggiungere un’adeguata competenza cognitiva e linguistica che, può permettergli piene relazioni sociali nella società di tutti, senza interpreti e mediazioni.

La FIADDA Toscana onlus fa parte di un’Associazione, operante dal 1973 con 30 sedi sul territorio nazionale, da sempre schierata decisamente per la seconda ipotesi.

La nostra Associazione è grata a tutte le Istituzioni pubbliche fiorentine e Toscane (ASL, Enti Locali, Scuola, Università) per aver consentito fin dal 1969 un servizio di abilitazione estremamente efficiente ed efficace attraverso una stretta e lodevole collaborazione tra pubblico e privato convenzionato.

Infatti una gran parte dei nostri ragazzi fin dai primi mesi di vita ha frequentato il C.R.O., Centro di Rieducazione Ortofonica, di Firenze, che da decenni è punto di riferimento per i bambini sordi fiorentini e dei dintorni, sia a livello abilitativo che organizzativo. Molti sono gli operatori, nazionali ed internazionali che hanno studiato ed adottato il “modello C.R.O.”.

Oltre ai trattamenti il Centro promuove cultura e formazione, tenendo corsi di aggiornamento e pubblicando la rivista I CARE, articoli e libri che trattano problemi medico psicopedagogici, sociali e culturali relativi alle persone sorde e non solo.

Il libro del Direttore del C.R.O., Giuseppe Gitti, “sordo o Sordo?”, che oggi presentiamo, è un testo di grande impatto sociale e culturale sottolineato dalla presenza di due personalità illustri, che hanno fatto la storia dell’educazione e dell’abilitazione, il prof. Canevaro ed il prof. Schindler, a cui va tutta la nostra riconoscenza.

sordo o Sordo brochure

 

 

 

 

Lorena

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